Detrazione 50% per la ristrutturazione: proroga per tutto il 2017

Detrazione 50% per la ristrutturazione: proroga per tutto il 2017


Ristrutturare casa è un procedimento necessario periodicamente per fruire del massimo dei comfort all’interno del nostro ambiente domestico, ma comporta una spesa non sempre facile da sostenere. Quest’anno, in aiuto dei cittadini che decidano di ristrutturare la propria abitazione secondo le norme antisismiche, è stata prorogata la detrazione del 50% sulle ristrutturazioni edilizie, già valida per i lavori compiuti da Giugno 2012 a Giugno 2013.

 

Proroghe e detrazioni

Sulla guida fiscale dell’Agenzia delle entrate viene precisato che l’agevolazione fiscale consiste in una detrazione dall’IRPEF del 36% delle spese sostenute, con un tetto massimo di 48.000€ per unità immobiliare.
La detrazione è stata aumentata al 50% e il tetto massimo di spesa innalzato a 96.000€ per l’anno 2012/2013 (decreto legge n°83/2012), prorogata fino al 31/12/2017 e resterà in vigore fino al 1 Gennaio 2018, dopodiché si tornerà alle cifre previste inizialmente.

Quali interventi sono ammssi ai fini della detrazione?

 
Gli interventi ammessi riguardano soprattutto la manutenzione straordinaria e il restauro, e pertanto devono rientrare nei seguenti ambiti (come è possibile verificare sulla guida alle detrazioni fiscali al 50% diffusa dall'agenzia delle Entrate)

  • Installazione impianti alimentati da fonti rinnovabili;
  • Risparmio energetico;
  • Bonifica amianto;
  • Opere che riducano il rischio di infortuni domestici;
  • Eliminazione delle barriere architettoniche;
  • Riduzione inquinamento acustico;
  • Ricostruzione o ripristino per immobili danneggiati da calamità naturali (purchè per l’evento sia stato dichiarato lo “stato di emergenza”);
  • Cablatura degli edifici.

Misure antisismiche

Per quanto Verona ricada in una zona a basso rischio sismico (come ricorda in questa intervista Luca Scappini, presidente dell’Ordine degli Ingeneri di Verona e Provincia) non è un valido motivo per ignorare o sottovalutare l'idoneità antisismica della propria abitazione.
Per gli interventi di ristrutturazione che riguardino misure antisismiche, la detrazione al 50% è prorogata fino al 31 Dicembre 2021.Sono state però introdotte regole più specifiche per poterne usufruire: La detrazione si applica sugli edifici presenti non solo nelle zone sismiche ad alta pericolosità (Zone 1 e 2 secondo la classificazione della Protezione Civile), ma anche su quelli presenti in zona 3, non ad alto rischio.
La detrazione va calcolata su un ammontare complessivo di 96.000€ per unità abitativa, e divisa in cinque quote annuali di pari importo a partire dall’anno della ristrutturazione.
Se gli interventi determineranno poi un passaggio a una o due classi di rischio inferiori, la detrazione passerà rispettivamente al 70% o all’80%. Se realizzati su parti comuni condominiali, le detrazioni salgono ancora del 5%.

Per verificare qual'è la zona di sismicità del vostro comune potete consultare questo sito

 
Beneficiari
Possono beneficiare delle detrazioni sulla ristrutturazione:
  • Proprietari e nudi proprietari
  • Titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, superficie, abitazione)
  • Locatari o comodatari
  • Cooperative o imprenditori individuali che producono redditi in forma associata ( ma solo per gli immobili ad uso non strumentale o di merce)
  • Familiari conviventi del possessore o detentore dell’immobile (coniuge, componente di unione civile, parente entro il terzo grado)
  • Convivente more uxorio
Le ultime due categorie potranno usufruire delle detrazioni solo a patto che si accollino le spese di ristrutturazione in maniera documentabile e siano perciò intestatari di bonifici e fatture.
 
Modalità di pagamento

Per ricevere le detrazioni è obbligatorio conferire i dovuti pagamenti a mezzo bonifico parlante (bancario o postale).
Dal bonifico devono risultare:
  • La causale del versamento, con riferimento alla norma
  • Il codice fiscale del beneficiario della detrazione
  • Il codice fiscale o numero di Partita Iva del beneficiario del pagamento.

Per una guida più esaustiva e completa vi rimandiamo al documento dell'Agenzia delle Entrate.