Quasi tutti, almeno una volta nella vita, l’hanno visitata o hanno goduto di uno spettacolo al suo interno. A distanza di quasi 2.000 anni l’Arena di Verona continua a stupire per maestosità e bellezza, restando al tempo stesso un luogo di spettacolo. Certo, gladiatori e bestie feroci sono un ricordo ormai lontano - nel tempo e dalla sensibilità contemporanea - ma lo spettacolo continua! La stagione lirica conta ormai qualche decennio di attività, così i concerti, che ogni anno attirano in città orde di turisti ed appassionati.
Un po’ di storia
Stando alle fonti, l’Arena fu costruita nei primi decenni del I secolo d.C, sotto Augusto. Come il Colosseo e altri anfiteatri italiani, il suo scopo era essenzialmente ludico: vi si organizzavano giochi e combattimenti tra gladiatori, che avevano luogo nell’ “harena”, l’area sabbiosa al centro dell’anfiteatro.
Oggi al centro della Bra, la principale piazza cittadina, un tempo l’Arena sorgeva fuori dalle mura cittadine, in posizione defilata rispetto ai luoghi della quotidianità romana, un po’ come i moderni stadi e tutti quei luoghi capaci di incendiare gli animi delle folle.
Sebbene l’Arena mantenga in gran parte l’aspetto che aveva nel passato, è interessante sapere che in origine la struttura era circondata da un anello esterno di cui rimane traccia nella celebre “ala”. La sparizione di questa porzione di anfiteatro è da attribuire ad una serie di terremoti che si sono susseguiti nel corso del Medioevo e il materiale crollato, pensate, fu riutilizzato per la costruzione di case ed altre opere architettoniche. I più curiosi possono ammirare questi blocchi di riuso nelle facciate delle case attorno all’Arena e riconoscerne l’origine per l’inconfondibile colorazione bianco-rosata.
L’Arena oggi
Già durante il Rinascimento e più in generale durante l’epoca moderna, gli studiosi sentirono l’esigenza di conservare i resti del nostro passato. L’Arena fu dunque oggetto di sapienti interventi di restauro, che ci restituiscono l’Anfiteatro di oggi.
La struttura interna, con l’ampia cavea di gradinate ellittiche su tre livelli e l’acustica sensazionale, ha eletto l’Arena a tempio della musica per eccellenza. Un tempo capace di ospitare sino a 30.000 persone, oggi – per esigenze sceniche e di sicurezza – sono 15.000 gli appassionati di musica che trovano posto tra i gradoni dell’Anfiteatro.
Ogni estate, da circa cent’anni, l’Arena ospita uno dei festival lirici più prestigiosi al mondo. Che si tratti dell’Aida o della Turandot, ammirare l’opera in Arena è un’esperienza da provare almeno una volta nella vita: un’emozione che passa per l’acustica perfetta e scenografie degne della miglior cinematografia hollywoodiana!
Anche la musica leggera ha ceduto da decenni al fascino dell’Arena, tanto che oggi è la location più contesa dalle popstar nazionali ed internazionali!
Per i turisti interessati all’Arena come manufatto storico, è possibile visitarla in fascia diurna. L’orario migliore per godersi la visuale sulla cavea deserta è certamente al mattino, sul presto, quando la città e il turismo sono ancora addormentati. Tutto ciò di cui dovete munirvi è un briciolo di fantasia, con la quale potrete immaginarvi la vita di 2.000 anni fa, la folla inferocita, le bestie che avanzano verso gli impavidi gladiatori!
E voi come la preferite? Romantica e deserta oppure cullata dalla musica?