Specchio, specchio delle mie brame… chi è la più sana del reame? Tra qualche anno sarà questa la domanda che potremo rivolgere allo specchio del nostro bagno di casa. No, non vogliamo stravolgere la trama di una delle più celebri favole Disney, ma raccontarvi della nuova domanda di brevetto depositata da Google il 4 gennaio scorso.
Lo specchio smart e la frontiera dell’e-health
L’idea degli ingegneri del colosso americano è quella di realizzare uno specchio in grado di monitorare il nostro stato di salute. Grazie a degli speciali sensori, lo specchio potrà rilevare i cambiamenti del nostro viso, per esempio in termini cromatici, e segnalare per tempo eventuali problemi di salute.
Sarà come disporre di un medico nel bagno di casa ed in effetti lo specchio smart entra di diritto nell’insieme di risorse, soluzioni e tecnologie informatiche pensate a supporto della salute (e-health). Un occhio tecnologico che ci controlla tutte le sere, facendo quello che ci dimentichiamo di fare quando siamo troppo impegnati tra il lavoro e le incombenze familiari. Su questa frontiera, disponiamo già di alcuni strumenti in grado di monitorare i nostri dati sensibili, orologi e bracciali dotati di sensori biometrici che ci aggiornano costantemente sui nostri parametri vitali, ma mai prima d’ora l’e-health aveva tentato di unire tecnologia, salute e design domestico.
Google e la domotica
Gli ingegneri di Google sembrano sempre più orientati alla ricerca nel campo della domotica, come dimostra non solo questo brevetto, ma anche il rivoluzionario sistema Google Home, l’assistente virtuale lanciato sul mercato nel marzo di quest’anno. Google Home riconosce la vostra voce, controlla la domotica e gestisce la vostra agenda, fungendo da vero e proprio assistente domestico. Con l’idea dello specchio intelligente, Google dimostra di voler continuare a cavalcare un trend sempre più redditizio, strizzando l’occhio ad una frontiera ancora di nicchia come quella dell’e-health.