Si parla sempre più spesso, negli ultimi tempi, di Cohousing, ma cosa significa davvero questa parola presa a prestito dall'inglese?
La sua traduzione letterale è coabitazione ma, nella pratica, è davvero molto di più: possiamo definirlo come un modo di vivere più sostenibile che garantisce migliori condizioni di benessere e migliore qualità della vita personale e familiare, perchè si basa sulla condivisione non solo di spazi fisici ma anche di valori come la solidarietà, la cooperazione, l'attenzione all'ambiente, la sostenibilità.
Cos'è il cohousing
Si tratta di un modello abitativo nato negli anni Sessanta nella penisola scandinava che si è poi diffuso dapprima nel nord Europa, poi negli Stati Uniti, in Australia, in Giappone e che oggi è arrivato anche in Italia, adattandosi in ogni luogo alle diverse esigenze abitative, culture e tradizioni.
Il cohousing prevede la presenza di un numero limitato di nuclei familiari, di diverse dimensioni e composizione (di solito si va da un minimo di 10 fino a raggiungere anche le 50/60 famiglie per le soluzioni più grandi), che abitano in un'unica struttura (un condominio, una cascina ristrutturata, ecc.) suddivisa tra abitazioni private e spazi e servizi in comune. Significa che ogni famiglia dispone di una casa o di un appartamento propri, ad uso esclusivo, e che può usufruire, in aggiunta, di spazi di uso comune a tutti i cohouser come il giardino, la lavanderia, l'orto, l'officina, la sala giochi per i bambini, la palestra, il micro nido, la sala polifunzionale, in un'ottica di socialità, condivisione e collaborazione tra vicini.
I vantaggi del cohousing
Il primo e fondamentale vantaggio è sicuramente quello di creare una rete di aiuto e collaborazione tra persone che condividono gli stessi valori e che influisce positivamente sulla qualità della loro vita. Non è cosi scontato oggi poter contare sull'aiuto e sulla solidarietà tra vicini di casa, spesso anzi non ci si conosce nemmeno pur abitando da anni sullo stesso pianerottolo.
Ma non bisogna sottovalutare il vantaggio economico: le abitazioni in couhousing normalmente costano un po' meno rispetto al prezzo medio di mercato (si parla di un 15-20%) e consentono un notevole risparmio sulla spesa mensile di ogni famiglia grazie ai servizi in comune che si è scelto di condividere e che magari, in una situazione diversa, nemmeno ci si sarebbe potuti permettere. A questo si aggiunge che i cohouser sono molto attenti al discorso ambientale e dotano le loro abitazioni di impianti per la produzione di energia rinnovabile e di un ottimo isolamento termico. Stiamo parlando di investimenti che, sul lungo periodo, si ripagano abbondantemente e permettono di ridurre notevolmente le spese di riscaldamento e raffrescamento dell'abitazione.
Come nasce un progetto di cohousing
Si parte da un gruppo di futuri cohouser, preferibilmente almeno il 50% dei futuri condomini, che si costituisce committente e crea un progetto condiviso da tutti i partecipanti che sceglieranno, in base alle loro esigenze, come suddividere le abitazioni e come destinare gli spazi comuni. Si può partire da zero, cioè da un terreno edificabile su cui far sorgere il complesso abitativo desiderato oppure da un immobile già esistente che può essere completamente ristrutturato e riadattato. In entrambi i casi gli architetti e tutti gli altri professionisti coinvolti nella stesura e realizzazione del progetto lavoreranno a stretto contatto con i cohouser per raccogliere le loro indicazioni, esigenze e preferenze, e trasformarle nella struttura desiderata. Si tratta di un modo diverso di costruire, non più per un ipotetico ed immaginario acquirente standard, ma per persone reali che vogliono esprimere le loro preferenze influenzando tutto il progetto costruttivo.
Mediamente i cohouser scelgono materiali naturali, soluzioni innovative, efficienza energetica, che rendono le abitazioni più vivibili e performanti, per uno stile di vita più sano e meno impattante sull'ambiente.
Si cercano poi nuove persone potenzialmente interessate che potranno diventare cohouser fino al raggiungimento del numero massimo di famiglie previste dal progetto.
Svantaggi del cohousing
Si può affermare che il cohousing non abbia particolari svantaggi tranne naturalmente la possibilità di non andare particolarmente d'accordo con un vicino, come potrebbe succedere ovunque. Ma è una eventualità remota perchè in un progetto di cohousing ci si conosce sempre prima, si realizza un percorso comune che soddisfi tutti e si condividono i valori fondamentali della vita, tutte cose impossibili quando si acquista una casa nella maniera tradizionale.