Apparecchi in classe A

Apparecchi in classe A

Abbiamo spesso parlato, negli ultimi due anni, di temi legati all’energia e al risparmio. Le bollette toccano tutti, soprattutto nel portafogli, e nonostante le varie iniziative fiscali (come il bonus energia o la certificazione energetica) le famiglie vengono sempre più colpite dall’andamento incerto del mercato.
Il costo dell’energia si alza e ogni anno ci troviamo con qualche decina di euro in più da pagare: l’ultima stangata è arrivata all’inizio del 2018, con aumenti di gas e luce del 5%. Risultato? A gennaio 2019 pagheremo 80€ in più rispetto all’anno precedente.

La soluzione a questo continuo stillicidio c’è, conti alla mano, ed è rappresentata dagli elettrodomestici ad alto risparmio energetico.
Infatti, più della metà dell’energia che viene consumata nelle nostre case è data dall’utilizzo degli elettrodomestici e solo il 25% dalla produzione di acqua calda e illuminazione. Insomma, cambiare le lampadine con modelli a basso consumo energetico non è sufficiente per tagliare le spese.

La classe energetica per gli elettrodomestici esiste da quasi 30 anni e l’efficienza degli apparecchi di oggi, in confronto a quelli degli anni ‘90 è abissale; basti pensare che le classi previste andavano dalla G alla A come classe più efficiente. Dal 2010 tuttavia, i consumi si sono abbassati ancora, e sono state introdotte classi ancora superiori: parliamo della A+, A++ e A+++.

Ormai, la maggior parte degli elettrodomestici disponibili sul mercato è di classe A o superiore. Ma quanto è più efficiente la A+++ rispetto a una classe A?
Innanzitutto è necessario fare una piccola premessa: per ottenere una comparazione valida, è necessario tenere presente la dimensione e la potenza dell’apparecchio. Infatti, una lavatrice da 10Kg in classe A+++ consuma comunque di più di una 6kg in classe A (ovvero 240kWh/anno contro 227kWh/anno).
Fatta questa precisazione, e prendendo in considerazione elettrodomestici della stessa taglia, il risparmio medio è del 50%, che può arrivare fino al 60% per frigoriferi e congelatori.

Ma questo, in soldi veri, a quanto equivale?
Se prendiamo come esempio un frigorifero a due porte (frigo+congelatore) di capacità 400l, vedremo che in classe A+ il consumo è di 350kwh/anno, che si abbassa a 260 in classe A++ e scende ulteriormente a 175 in classe A+++.
Se consideriamo il costo dell’energia elettrica medio nazionale, ovvero circa 20 centesimi al kw, i conti sono presto fatti: in un anno il frigorifero classe A+ ci costa 70€, quello A++ 52€ e quello A+++ 35€.

Se consideriamo che lo stesso discorso vale per lavatrici e lavastoviglie, è evidente che sostituire gli elettrodomestici principali con altri di classe A+++ può essere molto vantaggioso, soprattutto nel caso in cui gli apparecchi che abbiamo in casa abbiano più di qualche anno.

Ma vale la pena sostituire tutti i nostri elettrodomestici? Noi tutti sappiamo quanto può costare una buona lavatrice e affrontare una spesa simile può spaventare e spesso è un deterrente per molte famiglie, che preferiscono restare con apparecchi vetusti.
Eppure, grazie alle offerte delle grandi catene, è possibile risparmiare anche qualche centinaio di euro su apparecchi di classe A+++, magari appena superati da modelli ancor più nuovi e performanti; se uniamo questo vantaggio alla possibilità prevista dalla Legge di Bilancio 2018, che prevede la detrazione al 50% per l’acquisto di grandi elettrodomestici in classe A e superiore, il conto è presto fatto.

Investire oggi significa risparmiare domani. Voi cosa ne pensate?