Il territorio veronese è a rischio terremoto?

Il territorio veronese è a rischio terremoto?

L’Italia è un paese ad alto rischio sismico. In 2.500 anni sono stati documentati circa 30.000 terremoti d’intensità pari o superiore al IV grado della scala Mercalli. Solo nel XX secolo ne sono stati registrati 7 di magnitudo superiore a 6.0. La stessa Verona, la nostra bella città, ha subito alcuni grossi terremoti nel corso dei secoli. Il più grosso di questi, nel 1117, causò migliaia di vittime e il crollo parziale dell’Arena. Esatto, le mura esterne, che oggi sono solo parzialmente in piedi, davanti all’ingresso di via Mazzini, sono ciò che rimane a seguito del sisma. Verona (come molte zone del Veneto) è in una zona a rischio moderato, come riportato dalla mappa dell’INGV.

Mappa tratta dal sito INGV

Verona e i suoi terremoti

Come abbiamo detto, Verona ha conosciuto, nel corso dei secoli, molti terremoti, alcuni dei quali piuttosto intensi. Il più forte di tutti è registrato nell’anno 1117, quasi rase al suolo la nostra città, con oltre 20mila morti, e si ipotizza sia stato il terremoto più forte mai registrato nel nord Italia. Nei secoli successivi ci sono stati altri episodi di media magnitudine: nel 1334, nel 1491 ci sono stati altri terremoti piuttosto intensi e poi nulla fino al 1800, secolo che ha visto ben 4 terremoti nell’area veronese. A partire dal 1900 poi, abbiamo molti resoconti di sismi nella nostra zona, fino agli anni passati, dal 2012 al 2014, che ha visto terremoti di modesta intensità a Verona. Dobbiamo preoccuparci?
No. Gli eventi nel Veronese sono comunque normali e, a parte qualche crepa e qualche comignolo caduto, non ci sono stati gravi danni negli ultimi decenni. Non solo: dal terremoto del 1491, non sono più state registrate vittime a causa di terremoti avvenuti nell’area di Verona.

Tuttavia è bene tenere in considerazione che, sebbene imprevedibile, il terremoto è una calamità naturale abbastanza frequente, ed è giusto capire come prevenire eventuali danni e quali sono i nostri diritti dopo. La parola chiave è prevenzione.

Ristrutturazioni antisismiche

Possedete una casa indipendente? Bene: è in atto un meccanismo di sconti fiscali per chi compie ristrutturazoni antisismiche.
L’Italia è divisa in zone classificate in base alla loro pericolosità sismica, ed è dovere di chi costruisce o ristruttura casa attenersi alle norme specifiche stabilite dall’ente territoriale di competenza (Comune o Regione).
Per organizzare una ristrutturazione è fondamentale sapere quando e con quali materiali è stata costruita la propria abitazione, su che tipo di terreno sorge e se ha già subito modifiche strutturali.
Una buona ristrutturazione orientata verso la prevenzione antisismica deve comprendere un rinforzo dei muri portanti e un miglioramento dei collegamenti tra pareti e solai; è inoltre indispensabile non intervenire ai piani alti con materiali più pesanti di quelli con cui è costruita la base dell’edificio.

Prevenzione domestica antisismica

Durante una scossa la propria casa rischia di rivelarsi una trappola mortale. Si possono però mettere in atto alcuni accorgimenti utili a sopravvivere al nostro appartamento e a salvare parte dei beni al suo interno:
  • Fate attenzione all’ubicazione dei mobili: è bene evitare che mobili alti e molto pesanti stiano vicino a letti, divani o altri punti di relax; è sempre una buona idea fissare mobili alti come vetrine e librerie ai muri, e usare ganci chiusi per i quadri e gli specchi.
  • Privilegiate i piani e gli scaffali bassi per gli oggetti pesanti, e usate dei fermi magnetici per chiudere i mobiletti a sportello e tenere in salvo il loro contenuto.
  • Memorizzate l’ubicazione dei rubinetti generali di acqua, gas ed elettricità e i punti più sicuri della casa (architravi, angoli, tavoli).
  • Informatevi sul piano d’evacuazione della Protezione civile, individuate il percorso più sicuro verso il punto di raccolta.
  • Conservate uno zainetto con dentro una torcia, una cassetta da pronto soccorso e una coperta.


Prevenzione economica e assicurazioni antisismiche

Oltre alla prevenzione pratica, è importante pensare al lato economico della questione: cosa succede dopo un terremoto?
Col D.L. 59/2012 relativo alla Protezione Civile, è stato stabilito che, in caso di calamità naturali, lo stato non interverrà economicamente (neanche parzialmente) per la ricostruzione o la riparazione dei fabbricati danneggiati. Il cittadino può assicurare di propria iniziativa i suoi beni, lo Stato si fa carico di tutte le spese solo durante lo stato d’emergenza, che può durare al massimo 60 giorni + 40 di proroga.
ERRATA CORRIGE: Un nostro utente ci fa giustamente notare un errore da noi commesso: come riportato dalla Gazzetta Ufficiale, il D.L. 59/2012, 
sarà lo stesso stato italiano a stanziare i fondi necessari per la ricostruzione. La norma che prevedeva il non intervento dello Stato è stata rimossa prima del varo del D.L. stesso. È possibile leggere l'intero decreto legge sulla Gazzetta Ufficiale.

Se avete già un’assicurazione sulla casa, a meno che non sia diversamente specificato, la vostra polizza non coprirà i danni subiti dall’immobile per un’eventuale calamità naturale, perciò è necessario sottoscrivere una polizza antisismica specifica, il cui costo annuo dipende dalla classificazione di rischio sismico della zona e dalla grandezza dell’immobile da assicurare, oscillando tra i 100 e i 500 euro l’anno.
È possibile assicurare solo un immobile, un immobile e il suo contenuto oppure un immobile, il contenuto e i suoi occupanti.
In seguito a una calamità naturale (e in base agli accordi stipulati, che variano a seconda della compagnia) sarà possibile ottenere un rimborso per la ricostruzione, la messa a nuovo o l’acquisto di un nuovo immobile (ma occhio al massimale!), un risarcimento di ogni tipologia di danno accessorio compresi assistenza legale per la responsabilità civile, sciacallaggio e rapine. In alcuni casi, il danno sofferto può comprendere i profitti sperati di un’attività.
Purtroppo questo tipo di polizza non è detraibile a livello fiscale, e può avere un costo molto elevato a seconda del rischio sismico della zona in cui sorge l’immobile, del tipo di terreno e di una serie di parametri che ne fanno oscillare il costo dai 2,5 ai 4€ per mq. In più, se l’immobile sorge in una zona ad altissimo rischio, la compagnia può rifiutarsi di assicurarlo.

Insomma, proteggersi è possibile. Di fronte alla potenza della natura, non possiamo che prendere precauzioni per minimizzare i danni, in modo tale da sopravvivere e aiutare nei difficili momenti che vengono dopo un terremoto.