Certificazione Energetica, questa sconosciuta: cos'è? è obbligatoria?

Certificazione Energetica, questa sconosciuta: cos'è? è obbligatoria?

Chi segue gli annunci immobiliari avrà sicuramente notato che da pochi anni gli avvisi di vendita e locazione riportano obbligatoriamente e precisamente le informazioni sulla qualità energetica degli edifici. Gli annunci di vendita e locazione riportano gli indici di prestazione energetica parziali, come quello riferito all’involucro, quello globale e la relativa classe energetica, in una forma comprensibile ai non tecnici.

La certificazione energetica è obbligatoria?


 Il decreto Ministeriale del 26/6/2015 del Ministero dello Sviluppo ha infatti stabilito le nuove regole per l'attestazione della prestazione energetica degli edifici (APE): i dati che devono essere obbligatoriamente riportati sono quelli relativi all’efficienza energetica dell’edificio, ai valori vigenti a norma di legge, ai valori di riferimento o alle classi prestazionali che consentano ai cittadini di valutare e raffrontare la prestazione energetica dell’edificio. Devono inoltre essere espressi suggerimenti e raccomandazioni in merito agli interventi più significativi ed economicamente più convenienti per il miglioramento della suddetta prestazione.

Quanto dura la certificazione energeitica e cosa comprende?


L’APE, valido per 10 anni, è un modello unico per tutte le regioni italiane e propone un metodo di calcolo omogeneo
L’attestazione deve comprendere:
  • la prestazione energetica globale del fabbricato, abitazione o appartamento, sia in termini di energia primaria totale che di energia primaria non rinnovabile
  • la qualità energetica ai fini del contenimento dei consumi energetici per il riscaldamento e il raffrescamento
  • le emissioni di energia carbonica e l’energia esportata, contemplando tutti i servizi esistenti nell’immobile, quali climatizzazione estiva, riscaldamento invernale, illuminazione, ventilazione e acqua calda sanitaria.

La classe energetica del fabbricato sarà determinata dall’indice di prestazione energetica globale, espresso in energia primaria (chilowattora necessari per il riscaldamento). Le classi energetiche sono dieci: si parte dalla più performante classe A+ per finire con la classe G, quando l’edificio ha un fabbisogno molto alto di energia primaria. Come già detto, nell’APE dovranno essere specificate le proposte per migliorare l’efficienza energetica, differenziando tra ristrutturazioni impegnative e azioni di riqualificazione energetica. L’attestazione dovrà inoltre contenere le informazioni sugli incentivi finanziari per tali migliorie

Chi rilascia la certificazione energetica?


L’APE viene redatto dal “certificatore energetico”, la cui formazione e accreditamento vengono supervisionati dalle Regioni con proprie leggi locali. Si tratta solitamente di un architetto, ingegnere o geometra, ma si stanno aprendo degli sbocchi che riguardano proprio questa figura, attraverso degli specifici corsi professionali. Il certificatore deve effettuare almeno un sopralluogo dell’immobile da attestare, mentre il costo del certificato varia da regione a regione e da tipologia del fabbricato. Ad ogni modo, per un appartamento di medie dimensioni, si paga tra i 150 e 200 euro circa. Al momento di richiedere l’attestato, è consigliabile ottenere diversi preventivi, facendo attenzione che includano tutti i costi, l’IVA e la menzione che il sopralluogo obbligatorio verrà effettuato.
Tutti i dati contenuti negli attestati di prestazione energetica vengono convogliati in un sistema informativo nazionale, il SIAPE, gestito dall’Enea e utilizzato dalle Regioni. 

A cosa serve l'APE?


L’APE è uno strumento economico di grande efficacia, che introduce un importante parametro per valutare la convenienza dell’acquisto o dell’affitto di un immobile, non solo in base alla posizione, alla metratura o ai vari parametri estetici e tecnici di carattere personale, ma prendendo in considerazione le spese energetiche FUTURE alle quali andremo incontro.
Inoltre, per lo stesso meccanismo, ci può indicare gli interventi necessari per risparmiare sulle bollette, con un investimento a volte minimo sulla struttura della nostra abitazione, come ad esempio il miglioramento dell’isolamento termico degli infissi.  Senza considerare che tali azioni aumentano il valore del nostro immobile, in caso di vendita.
Infine, l’incentivazione alle ristrutturazione energetiche e alla costruzione di fabbricati ad alto rendimento energetico abbassa considerevolmente l’emissione di anidride carbonica CO2, migliorando i livelli d’inquinamento dei luoghi in cui viviamo.